La carta del Fair Play riassume perfettamente i principi e gli ideali insiti all’interno del progetto Burningate, dei suoi fondatori e collaboratori

Pierre de Coubertin nel 1894, esprime in un apposito codice quale debba essere lo spirito del vero sportivo, atleta o spettatore che sia:

“Sarai un vero sportivo se:

Come atleta:

  • pratichi lo sport per passione;
  • lo pratichi disinteressatamente;
  • segui i consigli di coloro che hanno esperienza;
  • accetti senza obiezioni le decisioni della giuria e dell’arbitro;
  • vinci senza presunzione e perdi senza amarezza;
  • preferisci perdere piuttosto che vincere con mezzi sleali;
  • anche fuori dello stadio ed in qualunque azione della tua vita ti comporti con spirito sportivo e con lealtà.

Come spettatore:

  • applaudi il vincitore, ma incoraggi il perdente;
  • poni da parte ogni pregiudizio sociale o nazionale;
  • rispetti la decisione della giuria e dell’arbitro anche se tu non la condividi;
  • sai trarre utili lezioni dalla vittoria e dalla sconfitta;
  • ti comporti in maniera dignitosa durante una gara, anche se sta giocando la tua squadra;
  • agisci sempre ed in ogni occasione, tanto dentro quanto fuori dello stadio, con dignità e sentimento sportivi.”

Nel 1975 il C.IF.P. (Comitato Internazionale Fair Play) redige la Carta del Fair Play (traducibile in “Carta del Gioco Corretto”), un decalogo dei valori dello Sport:

“Qualunque sia la mia funzione nello sport, anche quella di spettatore, mi impegno a:

  1. Fare di ogni incontro sportivo un momento di privilegio, una specie di festa, qualunque sia l’importanza della posta e la virilità della gara;

  2. Conformarmi alle regole e allo spirito dello sport praticato;

  3. Rispettare i miei avversari come me stesso;

  4. Accettare le decisioni dell’arbitro o dei giudici sportivi, sapendo che, come me, hanno diritto all’errore, ma che fanno di tutto per non commetterne;

  5. Evitare la cattiveria e le aggressioni con atti, parole o scritti;

  6. Non adoperare espedienti o inganni per ottenere un successo;

  7. Restare degno nella vittoria come nella sconfitta;

  8. Aiutare ognuno con la mia presenza, la mia esperienza e la mia comprensione;

  9. Portare aiuto ad ogni sportivo ferito o in difficoltà tali da mettere in pericolo la propria vita;

  10. Comportarmi da vero ambasciatore dello sport, aiutando a far rispettare intorno a me i principi suddetti.

Prendendo questo impegno, mi riconosco come un vero sportivo”

Queste sono le basi del vivere civile, regole che da sempre Burningate promuove e che ci impegneremo a far rispettare